L’AMORE, ESISTE ANCORA?

A partire dal 25 marzo, dopo due anni di interruzione forzata dettata dall’emergenza pandemica covid-19, sul palco del Teatro Tagliavini torna il Festival Internazionale Teatro Lab, realizzato e curato dal Centro Teatrale Europeo Etoile di Reggio Emilia, con la direzione artistica di Daniele Franci. Il Festival, giunto ormai alla sua undicesima edizione, è una rassegna teatrale che accoglie numerose scuole di ogni ordine e grado provenienti da tutta Italia e dall’estero.

La tematica che è stata scelta come parola d’ordine di questa edizione del Festival e che costituirà il filo rosso di tutti gli spettacoli in programma è “L’amore, esiste ancora?”

Il tema, scelto da Etoile, vuole essere una domanda provocatoria e parte dall’esigenza di trovare una risposta affermativa ad essa, in particolare in considerazione dei due anni appena superati che hanno visto tutti, soprattutto i giovani, costretti a rinunciare al piacere dello stare insieme, alle occasioni di dialogo, alle relazioni sociali e amicali.

Il primo appuntamento è fissato per il giorno 25 marzo con “The Scientist”, spettacolo dedicato alle scuole che vedrà coinvolti giovani performer provenienti da tutta Italia e dai Paesi Bassi.

“Il Festival si tiene in settimane purtroppo difficili e angoscianti per la situazione internazionale” scrive il Sindaco Carletti “ma crediamo che la cultura sia una risposta straordinaria al bisogno di pace e dialogo, per questo Teatro Lab ha un valore ancora più forte. Lasciamo quindi idealmente ai giovani le chiavi della nostra città, lasciamo che scoprano i sorrisi delle persone, i sapori della nostra terra, l’accoglienza dei nostri esercizi commerciali, sempre pronti ad aprire le porte e a collaborare nell’interesse della comunità. E lasciamoci incantare dai mille linguaggi del teatro che coinvolgeranno anche le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole in un’esperienza che assomiglierà a un viaggio di emozioni e riflessione.”

Novellara, il teatro e i commercianti sono pronti a ritornare ad essere la casa del Festival e non vedono l’ora di ritrovare la propria città animata da giovani ragazzi che hanno voglia di vedere e di fare di nuovo teatro.